Addressing Drought Challenges in Italy: Insights from Mauro Grassi, Director of Earth and Water Agenda Foundation

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Italy faces water scarcity issues despite receiving above-average rainfall. The country struggles with sustainable water management, utilizing a high percentage of its renewable water resources. Variabilities in precipitation levels and regional disparities contribute to drought events, impacting agriculture, hydroelectricity, and civic water use. The ongoing effects of climate change exacerbate these challenges, emphasizing the need for efficient water resource governance and conservation efforts.


Uploaded on Apr 18, 2024 | 4 Views


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Presentation Transcript


  1. Affrontare la Siccit Mauro Grassi Direttore Earth and Water Agenda Foundation

  2. AFFRONTARE LA SICCITA In Italia piove ma .. Facing Drought in Italy L italia un paese con un andamento pluviometrico superiore ai valori normali. Le precipitazioni, sia sotto forma di pioggia che di neve, raggiungono un livello medio negli ultimi venti anni di quasi 1000 mm per mq. Solo per alcuni confronti, basta dire che nel Mondo la media di 969 mm mentre in Europa stiamo intorno agli 856 mm. l Italia indietro nella gestione sostenibile dell acqua: tra i Paesi europei il pi soggetto a uno stress idrico medio-alto, in quanto utilizza, in media, tra il 30% e il 35% delle sue risorse idriche rinnovabili, a fronte dell obiettivo europeo di efficienza che prevede di non estrarre pi del 20% di quelle rinnovabili disponibili. Anche se il prelievo per usi antropici (agricoltura, industria e civile) si situa intorno ai 35 miliardi di m3 di acqua a fronte di un volume di precipitazioni intorno ai 300 miliardi di m3, poco pi dell 11%, occorre considerare che non tutta la pioggia e neve diventa acqua disponibile per l uomo. Il fenomeno della evapotraspirazione ne toglie una bella fetta, crescente in un periodo di innalzamento continuo della temperatura, e un altra parte importante destinata a tenere vivo, bello e in salute il sistema ecologico che non va depauperato e che dipende per la sua sostenibilit dalla presenza dell acqua in quantit e qualit adeguate.I consumi rappresentano, poco meno del 78% dei prelievi a causa di un ammontare di perdite pari a circa il 22% del prelievo totale e di queste perdite il 17% si verificano nel settore agricolo e il 40% in quello civile. La pioggia quindi cade in media a sufficienza ma con caratteri di variabilit per alcuni versi strutturali, tipici di un paese a clima mediterraneo, e per un altro verso crescente a causa degli effetti sul ciclo dell acqua del cambiamento climatico. 2

  3. La prima variabilit riguarda il livello di precipitazione annuale. Se si guarda agli ultimi venti anni si va da un picco di precipitazione nel 2010 con oltre 375 miliardi di m3 di acqua ad un fondo nel 2022 con appena 210 miliardi di m3. Si tratta di una differenza notevole di oltre 160 miliardi di m3 di risorsa. Negli ultimi venti anni si sono registrati nel paese 7 eventi di siccit , pi o meno diffusi nel territorio nazionale e a diversa gravit . E anche l anno in corso, il 2023, non sembra promettere niente di buono. Sarebbe il primo caso di un evento siccitoso che si ripete in due anni successivi. Con un effetto acascata destinato a provocare danni all agricoltura ma anche alla produzione idroelettrica e all uso civile. La siccit del 2022 si calcola sia costata alla collettivit oltre 11 miliardi di euro: 6 in agricoltura, 5 nella produzione elettrica e 500 milioni nell emergenza civile. La seconda variabilit riguarda il differenziale fra territori. Nelle regioni non piove allo stesso modo. Si va dai 1650 mm del Friuli Venezia Giulia ai poco pi di 600 della Puglia. Una differenza molto elevata che ci parla gi oggi, in attesa di maggiori effetti legati al cambiamento climatico, di criticit strutturali in periodi normali nell area meridionale del paese. Dove in effetti si ha una agricoltura meno legata alle pratiche irrigue rispetto al Nord Italia. La terza variabilit riguarda il differenziale fra stagioni e quindi fra i diversi mesi dell anno. Anche qui si registra un picco nel mese di Novembre con 125 mmm e un fondo a Luglio con 48 mm a dimostrazione della struttura tipica dell Italia legata al clima mediterraneo con forti differenze fra il clima dell Estate e quello dell Autunno-Inverno. Questa variabilit porta con s una probabilit , destinata a crescere con il cambiamento climatico, del verificarsi di fenomeni siccitosi in determinati luoghi , magari non sempre gli stessi, del paese. 3

  4. Precipitazioni per anno Molto variabili negli ultimi 20 anni Valori pi alti 400 Ma c una forte variabilit negli anni in termini di precipitazioni Fra il 2010 (372 mld di m3) e il 2022 (210 mld di m3) c una differenza di 160 miliardi di m3 350 300 250 Valori pi bassi 200 400.0 150 350.0 100 300.0 250.0 50 200.0 0 2010 2014 2013 2018 2019 150.0 100.0 50.0 0.0 2006 2001 2007 2017 2022 4

  5. Precipitazioni per regione Molto variabili fra regione e regione PUGLIA SARDEGNA SICILIA Ma c una forte variabilit fra le regioni in termini di precipitazioni BASILICATA EMILIA ROMAGNA ABRUZZO MARCHE UMBRIA MOLISE ITALIA LAZIO TOSCANA Fra il Friuli VG (1681 mm x m2) ) e la Puglia (633 mm x m2) c una differenza di quasi 1000 mm x m2 VALLE DAOSTA TRENTINO ALTO ADIGE CALABRIA PIEMONTE CAMPANIA VENETO LOMBARDIA LIGURIA FRIULI VENEZIA GIULIA 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 5

  6. Precipitazioni per mese Molto variabili fra mese e mese Mm per m2 140.0 120.0 Ma c una forte variabilit fra i diversi mesi in termini di precipitazioni 100.0 80.0 Fra Novembre (125 mm x m2) ) e Luglio (48 mm x m2) c una differenza di 77 mm x m2 60.0 40.0 20.0 0.0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 6

  7. Interventi contro la siccit Prevenire gli eventi siccitosi PIU ACCUMULAZIONE Dighe, invasi e ricarica gestita degli acquiferi MINORI PERDITE IN FASE DI DISTRUBUZIONE Acquedotti e Irrigazione MAGGIORE EFFICIENZA NELL USO Irrigazione di precisione, minori colture water-intensive etc DISPONIBILITA ALTERNATIVA DI ACQUA Dissalatori, riuso acque reflue etc 7

  8. UN PIANO ACQUA PER MITIGARE GLI EVENTI DI SICCITA Sulla base degli obiettivi di prevenzione degli eventi siccitosi che richiedono in venti anni una disponibilit di risorsa aggiuntiva intorno ai 9 miliardi di m3 e tenendo conto delle diverse leve (Accumulo, Minori Perdite, Maggiore Efficienza, Disponibilit Alternativa) su cui sviluppare un piano fattibile e sostenibile in termini tecnici, finanziari e ambientali si presenta un piano finanziario decennale supportato da risorse pubbliche e private. 8

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