The American Soldier: Studies in Social Psychology in World War II

THE AMERICAN SOLDIER
Analizziamo ora una serie di saggi
, STUDIES IN SOCIAL
PSYCHOLOGY IN WORLD WAR II
, pubblicati negli Stati
Uniti fra il 1949 e il 1950. Sono 
4 volumi 
e i primi 2 portano il
titolo di 
AMERICAN SOLDIER
. Il terzo volume si intitola
EXPERIMENTS ON MASS COMMUNICATIONS  
e il quarto è
il rapporto metodologico intitolato 
MEASURMENT AND
PREDICTION.
Per queste ricerche furono impiegati mezzi imponenti.
Il programma di ricerche descritto in THE AMERICAN
SOLDIER fu promosso dal 
Reparto Informazione ed
Educazione dell’Esercito
.
Gli inizi del progetto furono piuttosto incerti. Nel maggio del
1941, solo 5 mesi prima della costituzione del gruppo di
ricerca, il ministro della difesa emetteva una direttiva speciale
intesa a proibire qualsiasi indagine sulle forse armate.
Poco prima che gli US entrarono in guerra, il «
Reparto
Morale
» delle forse armate che aveva il compito di curare
tutte le questioni riguardanti il morale delle truppe americane
fu diretto dal generale 
Frederick Osborne
, uomo d’affari e
amico di Roosvelt. Egli si rese conto che era necessario
conoscere questo «morale».
L’inizio della ricerca ebbe luogo 
l’8 dicembre 1941
, un giorno
dopo l’attacco di Pearl Harbour.
All’inizio, la direzione della ricerca fu affidata a personale
militare, ma fin dalle prime fasi furono chiamati specialisti
civili in veste di consiglieri (
Stouffer, Likert
,…).
All’inizio ci furono molte incertezze. Solo nel giugno 1942
iniziò a emergere una struttura amministrativa abbastanza
soddisfacente. La direzione amministrativa era interamente
militare , mentre quella tecnica era stata affidata a 
Samuel
Stouffer (Harvard University)
.
Il gruppo di ricerca elaborò un «
modello di ricerca
» molto
semplice, una procedura standard per affrontare le varie
indagini e che presupponeva una 
richiesta dall’esterno
.
Ad esempio, la Medical Division chiedeva un’indagine
sull’atteggiamento dei soldati nei confronti dei servizi medici.
Il gruppo di ricerca inseriva questo argomento tra le proprie
attività. Poi si iniziavano una serie di colloqui col personale
del SURGEON GENERAL’S DEPARTMENT per decidere quali
questioni si dovevano prendere in esame. Quindi si
incominciavano a 
raccogliere informazioni preliminari
.
Terminata la 
fase esplorativa
, veniva redatto un
questionario
. Esso veniva sottoposto a un 
pre-test
. Questa
versione veniva consegnata al cliente e, dopo averlo discusso,
si arrivava alla 
versione finale del questionario
. Così
iniziava la ricerca sul campo.
Le indagini completate 
in 4/5 anni di attività ammontano a
circa 
250
.
Più della metà delle ricerche furono svolte negli US, ma quasi
tutti i teatri di operazioni sono rappresentati adeguatamente.
Una parte molto importante delle ricerche fu dedicata allo
studio degli atteggiamenti.
I 4 volumi degli 
STUDIES IN SOCIAL PSYCHOLOGY IN
WORLD WAR II 
sono fondati sulle ricerche originali.
TECNICHE DI INDAGINE
Il gruppo di ricerca aveva deciso di fare un’analisi quantitativa
dei propri risultati. Fu così deciso di sviluppare tipi di
questionari molto semplici che potessero essere riempiti dagli
stessi soldati. Così 
lo strumento più importante delle loro
ricerche divenne il questionario autosomministrato
.
I ricercatori cercarono sempre di evitare un eccessivo
formalismo.
Il questionario auto-somministrato aveva il grande vantaggio
di essere poco costoso e permise a un personale relativamente
ridotto di portare a termine un programma vastissimo.
Il metodo di approccio era molto simile a quello delle ricerche
di mercato.
Una conclusione a cui i ricercatori arrivarono fu quella della
necessità di ripetere la stessa indagine. Molte ricerche
intraprese erano dello stesso tipo; cambiava soltanto il teatro
delle operazioni. In questo modo la validità delle conclusioni
veniva accresciuta.
RISULTATI FONDAMENTALI
I 
risultati
 possono dividersi in due categorie: 
descrittivi 
ed
esplicativi
.
1)
Il materiale descrittivo 
fornisce dati di censimento sulle
forze armate 
e offre 
informazioni non ottenibili
attraverso altra fonte
. 
Mezzo milione di soldati
americani 
furono interrogati su alcune questioni
determinanti.
2)
I fatti mostrano che , prendendo l’esercito nel suo
complesso, non più del 
27% degli ufficiali e dei soldati
avevano effettivamente partecipato ai combattimenti
.
Il rimanente era occupato a rifornire e a organizzare le
linee del fronte.
3)
Molti degli studi più interessanti riguardano problemi
altamente specifici. Uno dei problemi che il Medical
Department chiese di studiare riguardava 
l’incidenza
relativamente alta di malattie veneree tra i neri
.
Furono scelti due campioni, uno costituito da 863 soldati
neri e l’altro da 1866 soldati bianchi
Fra i neri il 54%
 aveva avuto una malattia venerea durante la
propria vita, mentre il 
21%
 aveva contratto una malattia
venerea da quando si trovava oltremare. 
Il livello culturale
medio 
del soldato nero era più basso di quello del soldato
bianco. Inoltre, emerse che i neri risultavano avere 
contatti
sessuali più frequenti
 in confronto ai soldati bianchi.
Altri dati rivelarono che, su 1000 contatti sessuali, 7 nel caso
dei neri e 4 nel caso dei bianchi erano causa di malattie
veneree. Tra le varie spiegazioni, quella che sembrava più
plausibile era che le donne a disposizione dei neri erano più
spesso infette e questo fatto tendeva a perpetuare l’alto tasso
d’infezione tra i neri.
Il gruppo di ricerca arrivò alla conclusione che la politica delle
autorità militari doveva assumersi parte della colpa per l’alta
incidenza delle malattie veneree tra i soldati neri.
Un altro importante problema affrontato da gruppo di ricerca
riguardava la possibilità di stabilire in quale misura gli
atteggiamenti dei soldati in addestramento potevano essere
impiegati per prevedere come si sarebbero comportati in
combattimento.
Guardiamo ora 
due studi su questo argomento
.
La 
prima indagine 
riguardava la possibilità di prevedere
quali compagnie si sarebbero comportate meglio sul campo di
battaglia.
L’indice obiettivo impiegato per stabilire il comportamento
sul campo di battaglia fu chiamato 
NONBATTLE-CASUALITY
RATIO
 
 (indice delle perdite non dovute a cause
belliche). Questo indice era basato sul n° dei soldati che si
erano dichiarati ammalati per ragioni non dipendenti da ferite
riportate in combattimento. L’indice veniva calcolato
dividendo ol n° degli ammalati per il n° degli uomini
disponibili  per il combattimento in un determinato giorno.
Furono calcolate anche le reazioni soggettive a livello di
compagnia. Gli atteggiamenti furono valutati facendo
domande relative a tre questioni riguardanti la volontà dei
soldati di partecipare ai combattimenti.
La 
prima
 questione riguardava la 
disposizione per il
combattimento
.
La 
seconda
 questione era inerente la 
fiducia nella propria
resistenza fisica nel combattimento
.
La 
terza
 questione riguardava la 
fiducia nelle proprie
capacità di combattere
.
Le tre questioni vennero considerate come 
tre indici 
separati
dell’atteggiamento verso il combattimento
.
L’indagine dimostrò che vi era una correlazione soddisfacente
fra gli atteggiamenti pre-combattimento e l’effettivo
comportamento in battaglia giudicato secondo il
NONBATTLE-CASUALITY RATIO.
La 
conclusione
 fu che queste indagini sarebbero state utili se
fossero state svolte sistematicamente e tempestivamente in
modo da permettere ai comandanti di scegliere le compagnie
col morale più alto per le missioni più difficili e importanti.
E’ interessante confrontare questo studio con 
un’altra
indagi
ne condotta nello stesso periodo ma svolta con criteri
diversi e più efficienti. Durante l’autunno e l’inverno del 1943
un gruppo fu inviato a 
Camp Adair nell’Oregon 
per
somministrare un 
questionario relativo agli atteggiamenti
verso il combattimento
. Le informazioni relative ai singoli
individui consistevano in dati di fatto oltre a una serie di
domande particolari.
Questi soldati furono inviati in Europa e, dopo un periodo
trascorso al fronte, il comportamento in battaglia fu giudicato
da membri della stessa unità.
Ogni soldato veniva classificato in uno dei 
tre seguenti
gruppi
:
Comportamento in combattimento
:
a) al di sotto della media
b) Sotto la media
c) Al di sopra della media
Questi giudizi furono confrontati con le risposte date durante
il periodo di addestramento e si notò una 
significativa
correlazione statistica fra previsione e comportamento
effettivo
.
Analisi
Analisi
L’equipe di ricerca decise di studiare il modo di migliorare le
loro scale di misurazione.
Del gruppo faceva parte 
Louis Guttman
. Tra i consulenti c’era
anche 
Rensis Likert
Un problema riguardava il 
grado di interesse 
degli
interrogati al problema in discussione.
La 
funzione essenziale dello scalogramma 
è di scoprire
quale sia la correlazione esistente fra un certo numero di
risposte diverse e un tema che le accomuna per andare a
comprendere l’atteggiamento di base.
L’analisi di scalogramma può essere usata anche per
verificare la validità di un concetto
.
Un esempio interessante di questo uso riguarda la questione
del morale.
Per individuare le variazioni del morale furono identificate
tre importanti componenti scalabili
:
a) orgoglio di appartenere al proprio reparto; b) soddisfazione
per il proprio lavoro; c) fiducia nei propri capi
I 
risultati finali dell’opera 
del gruppo di ricerca hanno un
interesse storico. Alcuni studiosi obiettarono però anche
riguardo ai suoi 
risvolti negativi 
(ad esempio Robert S.
Lynd).
Lo studioso di scienze sociali 
non dovrebbe disperdere il
suo talento nella «ricerca amministrativa». Egli dovrebbe
dedicarsi a problemi di carattere diverso che possano portare
lo scienziato sociale a un’analisi critica della società
contemporanea. Chi lesse e analizzò i volumi pubblicati non
potè non rilevare che 
il materiale 
era presentato con un
orientamento teorico che rivelava una certa 
confusione
 e un
certo 
eclettismo
.
LE «CONTINUITIES»
Continuities in SocialResearch: Studies in the Scope and
Method of «The American Soldiers» 
è un volumetto che
apparve nel 1950 a cura di Merton e Lazarsfeld.
In uno dei saggi contenuti nel volume, 
Hans Speir 
dimostra
che c’è una 
nettissima differenza fra le opinioni degli
ufficiali e quelle dei militari di truppa
. Egli conclude
affermando che l’effetto della prospettiva sociale varia con
l’argomento a cui si riferiscono le opinioni e scompare quasi
totalmente sulle questioni che non riguardano le relazioni
gerarchiche tra i due gruppi. Speir inoltre osservò che le
risposte date dai soldati riflettevano la loro 
mancanza di
conoscenza e di impegno relativi alla guerra e agli
obiettivi morali e politici degli Alleati
. Da ciò è difficile
capire perché le forse armate americane abbiano combattuto
tanto valorosamente. Una spiegazione si trova nella
straordinaria importanza delle relazioni di gruppo primario
nel sostenere il morale e in parte nelle convinzioni
generalizzate del popolo americano. Questi fattori non sono
separati.
La questione dei gruppi primari nell’esercito americano viene
ripresa da 
Edward Shils
. Egli sostiene che il ricorso alla
preghiera e alla solidarietà di gruppo primario possono essere
metodi alternativi per diminuire la paura.
Shils
 
giunge a sostenere l’importanza delle relazioni di
gruppo primario fra ufficiali e soldati riguardo al morale del
combattente. Egli mette a confronto le relazioni tra ufficiali e
soldati entro e al di fuori delle condizioni di combattimento.
Il gruppo primario è uno dei concetti classici della sociologia
americana. 
Merton e Kitt 
presentano in un loro scritto
un’analisi dell’uso del 
concetto di gruppo di riferimento
.
Stouffer e i suoi collaboratori fecero ricorso al concetto
parallelo di 
privazione relativa
.
L’analisi mostrò che 
i quadri di riferimento per i soldati
erano di tre tipi
:
a) Il primo tipo era composto da coloro il cui gruppo di
riferimento era costituito da altri con cui erano in
associazione effettiva
b) C’erano poi quei componenti di un gruppo riconoscibile
dello stesso 
status
c) C’erano poi quelli di 
status diverso
Il punto fondamentale è che nel concetto di privazione
relativa l’accento viene posto sul confronto col «modello di
aspettativa» del soggetto o con la sua «definizione della
situazione» piuttosto che con la sua privazione assoluta.
Nei volumi di 
STUDIES IN SOCIAL PSYCHOLOGY IN
WORLD WAR II
 
esiste una miniera inesauribile di dati
sistemativi. Il gruppo di ricerca non solo riuscì a informare i
comandanti dello stato d’animo delle loro truppe, ma i
risultati a cui esso pervenne fornirono uno stimolo
inestimabile allo sviluppo e al consolidamento delle teorie
sociologiche.
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In the book "The American Soldier: Studies in Social Psychology in World War II," published in the United States between 1949 and 1950, research on the morale and attitudes of American troops during World War II is examined. The research project was initiated by the Army's Information and Education Department, and significant efforts were made to understand the morale and behaviors of soldiers. The studies spanned various topics such as mass communications, prediction, and measurement methodologies. The research team developed a structured approach involving surveys and analyses to gather insights. The majority of the research was conducted in the U.S., covering a wide range of theaters of operation. The use of quantitative analysis and self-administered questionnaires was emphasized in the research methodology.


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E N D

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  1. THE AMERICAN SOLDIER

  2. Analizziamo ora una serie di saggi, STUDIES IN SOCIAL PSYCHOLOGY IN WORLD WAR II, pubblicati negli Stati Uniti fra il 1949 e il 1950. Sono 4 volumi e i primi 2 portano il titolo di AMERICAN SOLDIER. Il terzo volume si intitola EXPERIMENTS ON MASS COMMUNICATIONS e il quarto il rapporto metodologico intitolato MEASURMENT AND PREDICTION. Per queste ricerche furono impiegati mezzi imponenti. Il programma di ricerche descritto in THE AMERICAN SOLDIER fu promosso dal Reparto Informazione ed Educazione dell Esercito. Gli inizi del progetto furono piuttosto incerti. Nel maggio del 1941, solo 5 mesi prima della costituzione del gruppo di ricerca, il ministro della difesa emetteva una direttiva speciale intesa a proibire qualsiasi indagine sulle forse armate.

  3. Poco prima che gli US entrarono in guerra, il Reparto Morale delle forse armate che aveva il compito di curare tutte le questioni riguardanti il morale delle truppe americane fu diretto dal generale Frederick Osborne, uomo d affari e amico di Roosvelt. Egli si rese conto che era necessario conoscere questo morale . L inizio della ricerca ebbe luogo l 8 dicembre 1941, un giorno dopo l attacco di Pearl Harbour. All inizio, la direzione della ricerca fu affidata a personale militare, ma fin dalle prime fasi furono chiamati specialisti civili in veste di consiglieri (Stouffer, Likert, ). All inizio ci furono molte incertezze. Solo nel giugno 1942 inizi a emergere una struttura amministrativa abbastanza soddisfacente. La direzione amministrativa era interamente militare , mentre quella tecnica era stata affidata a Samuel Stouffer (Harvard University).

  4. Il gruppo di ricerca elabor un modello di ricerca molto semplice, una procedura standard per affrontare le varie indagini e che presupponeva una richiesta dall esterno. Ad esempio, la Medical Division chiedeva un indagine sull atteggiamento dei soldati nei confronti dei servizi medici. Il gruppo di ricerca inseriva questo argomento tra le proprie attivit . Poi si iniziavano una serie di colloqui col personale del SURGEON GENERAL S DEPARTMENT per decidere quali questioni si dovevano prendere in esame. Quindi si incominciavano a raccogliere informazioni preliminari. Terminata la fase esplorativa, veniva redatto un questionario. Esso veniva sottoposto a un pre-test. Questa versione veniva consegnata al cliente e, dopo averlo discusso, si arrivava alla versione finale del questionario. Cos iniziava la ricerca sul campo. Le indagini completate in 4/5 anni di attivit ammontano a circa 250.

  5. Pi della met delle ricerche furono svolte negli US, ma quasi tutti i teatri di operazioni sono rappresentati adeguatamente. Una parte molto importante delle ricerche fu dedicata allo studio degli atteggiamenti. I 4 volumi degli STUDIES IN SOCIAL PSYCHOLOGY IN WORLD WAR II sono fondati sulle ricerche originali. TECNICHE DI INDAGINE Il gruppo di ricerca aveva deciso di fare un analisi quantitativa dei propri risultati. Fu cos deciso di sviluppare tipi di questionari molto semplici che potessero essere riempiti dagli stessi soldati. Cos lo strumento pi importante delle loro ricerche divenne il questionario autosomministrato. I ricercatori cercarono sempre di evitare un eccessivo formalismo.

  6. Il questionario auto-somministrato aveva il grande vantaggio di essere poco costoso e permise a un personale relativamente ridotto di portare a termine un programma vastissimo. Il metodo di approccio era molto simile a quello delle ricerche di mercato. Una conclusione a cui i ricercatori arrivarono fu quella della necessit di ripetere la stessa indagine. Molte ricerche intraprese erano dello stesso tipo; cambiava soltanto il teatro delle operazioni. In questo modo la validit delle conclusioni veniva accresciuta. RISULTATI FONDAMENTALI I risultati possono dividersi in due categorie: descrittivi ed esplicativi.

  7. Il materiale descrittivo fornisce dati di censimento sulle forze armate e offre informazioni non ottenibili attraverso altra fonte. Mezzo milione di soldati americani furono interrogati su alcune questioni determinanti. 1) 2) I fatti mostrano che , prendendo l esercito nel suo complesso, non pi del 27% degli ufficiali e dei soldati avevano effettivamente partecipato ai combattimenti. Il rimanente era occupato a rifornire e a organizzare le linee del fronte. 3) Molti degli studi pi interessanti riguardano problemi altamente specifici. Uno dei problemi che il Medical Department chiese di studiare riguardava l incidenza relativamente alta di malattie veneree tra i neri. Furono scelti due campioni, uno costituito da 863 soldati neri e l altro da 1866 soldati bianchi

  8. Fra i neri il 54% aveva avuto una malattia venerea durante la propria vita, mentre il 21% aveva contratto una malattia venerea da quando si trovava oltremare. Il livello culturale medio del soldato nero era pi basso di quello del soldato bianco. Inoltre, emerse che i neri risultavano avere contatti sessuali pi frequenti in confronto ai soldati bianchi. Altri dati rivelarono che, su 1000 contatti sessuali, 7 nel caso dei neri e 4 nel caso dei bianchi erano causa di malattie veneree. Tra le varie spiegazioni, quella che sembrava pi plausibile era che le donne a disposizione dei neri erano pi spesso infette e questo fatto tendeva a perpetuare l alto tasso d infezione tra i neri. Il gruppo di ricerca arriv alla conclusione che la politica delle autorit militari doveva assumersi parte della colpa per l alta incidenza delle malattie veneree tra i soldati neri.

  9. Un altro importante problema affrontato da gruppo di ricerca riguardava la possibilit di stabilire in quale misura gli atteggiamenti dei soldati in addestramento potevano essere impiegati per prevedere come si sarebbero comportati in combattimento. Guardiamo ora due studi su questo argomento. La prima indagine riguardava la possibilit di prevedere quali compagnie si sarebbero comportate meglio sul campo di battaglia. L indice obiettivo impiegato per stabilire il comportamento sul campo di battaglia fu chiamato NONBATTLE-CASUALITY RATIO (indice delle perdite non dovute a cause belliche). Questo indice era basato sul n dei soldati che si erano dichiarati ammalati per ragioni non dipendenti da ferite riportate in combattimento. L indice veniva calcolato dividendo ol n degli ammalati per il n degli uomini disponibili per il combattimento in un determinato giorno.

  10. Furono calcolate anche le reazioni soggettive a livello di compagnia. Gli atteggiamenti furono valutati facendo domande relative a tre questioni riguardanti la volont dei soldati di partecipare ai combattimenti. La prima questione riguardava la disposizione per il combattimento. La seconda questione era inerente la fiducia nella propria resistenza fisica nel combattimento. La terza questione riguardava la fiducia nelle proprie capacit di combattere. Le tre questioni vennero considerate come tre indici separati dell atteggiamento verso il combattimento. L indagine dimostr che vi era una correlazione soddisfacente fra gli atteggiamenti pre-combattimento e l effettivo comportamento in battaglia giudicato secondo il NONBATTLE-CASUALITY RATIO.

  11. La conclusione fu che queste indagini sarebbero state utili se fossero state svolte sistematicamente e tempestivamente in modo da permettere ai comandanti di scegliere le compagnie col morale pi alto per le missioni pi difficili e importanti. E interessante confrontare questo studio con un altra indagine condotta nello stesso periodo ma svolta con criteri diversi e pi efficienti. Durante l autunno e l inverno del 1943 un gruppo fu inviato a Camp Adair nell Oregon per somministrare un questionario relativo agli atteggiamenti verso il combattimento. Le informazioni relative ai singoli individui consistevano in dati di fatto oltre a una serie di domande particolari. Questi soldati furono inviati in Europa e, dopo un periodo trascorso al fronte, il comportamento in battaglia fu giudicato da membri della stessa unit .

  12. Ogni soldato veniva classificato in uno dei tre seguenti gruppi: Comportamento in combattimento: a) al di sotto della media b) Sotto la media c) Al di sopra della media Questi giudizi furono confrontati con le risposte date durante il periodo di addestramento e si not una significativa correlazione statistica fra previsione e comportamento effettivo. Analisi L equipe di ricerca decise di studiare il modo di migliorare le loro scale di misurazione.

  13. Del gruppo faceva parte Louis Guttman. Tra i consulenti cera anche Rensis Likert Un problema riguardava il grado di interesse degli interrogati al problema in discussione. La funzione essenziale dello scalogramma di scoprire quale sia la correlazione esistente fra un certo numero di risposte diverse e un tema che le accomuna per andare a comprendere l atteggiamento di base. L analisi di scalogramma pu essere usata anche per verificare la validit di un concetto. Un esempio interessante di questo uso riguarda la questione del morale. Per individuare le variazioni del morale furono identificate tre importanti componenti scalabili: a) orgoglio di appartenere al proprio reparto; b) soddisfazione per il proprio lavoro; c) fiducia nei propri capi

  14. I risultati finali dellopera del gruppo di ricerca hanno un interesse storico. Alcuni studiosi obiettarono per anche riguardo ai suoi risvolti negativi (ad esempio Robert S. Lynd). Lo studioso di scienze sociali non dovrebbe disperdere il suo talento nella ricerca amministrativa . Egli dovrebbe dedicarsi a problemi di carattere diverso che possano portare lo scienziato sociale a un analisi critica della societ contemporanea. Chi lesse e analizz i volumi pubblicati non pot non rilevare che il materiale era presentato con un orientamento teorico che rivelava una certa confusione e un certo eclettismo. LE CONTINUITIES Continuities in SocialResearch: Studies in the Scope and Method of The American Soldiers un volumetto che apparve nel 1950 a cura di Merton e Lazarsfeld.

  15. In uno dei saggi contenuti nel volume, Hans Speir dimostra che c una nettissima differenza fra le opinioni degli ufficiali e quelle dei militari di truppa. Egli conclude affermando che l effetto della prospettiva sociale varia con l argomento a cui si riferiscono le opinioni e scompare quasi totalmente sulle questioni che non riguardano le relazioni gerarchiche tra i due gruppi. Speir inoltre osserv che le risposte date dai soldati riflettevano la loro mancanza di conoscenza e di impegno relativi alla guerra e agli obiettivi morali e politici degli Alleati. Da ci difficile capire perch le forse armate americane abbiano combattuto tanto valorosamente. Una spiegazione si trova nella straordinaria importanza delle relazioni di gruppo primario nel sostenere il morale e in parte nelle convinzioni generalizzate del popolo americano. Questi fattori non sono separati.

  16. La questione dei gruppi primari nellesercito americano viene ripresa da Edward Shils. Egli sostiene che il ricorso alla preghiera e alla solidariet di gruppo primario possono essere metodi alternativi per diminuire la paura. Shils giunge a sostenere l importanza delle relazioni di gruppo primario fra ufficiali e soldati riguardo al morale del combattente. Egli mette a confronto le relazioni tra ufficiali e soldati entro e al di fuori delle condizioni di combattimento. Il gruppo primario uno dei concetti classici della sociologia americana. Merton e Kitt presentano in un loro scritto un analisi dell uso del concetto di gruppo di riferimento. Stouffer e i suoi collaboratori fecero ricorso al concetto parallelo di privazione relativa. L analisi mostr che i quadri di riferimento per i soldati erano di tre tipi:

  17. a) Il primo tipo era composto da coloro il cui gruppo di riferimento era costituito da altri con cui erano in associazione effettiva b) C erano poi quei componenti di un gruppo riconoscibile dello stesso status c) C erano poi quelli di status diverso Il punto fondamentale che nel concetto di privazione relativa l accento viene posto sul confronto col modello di aspettativa del soggetto o con la sua definizione della situazione piuttosto che con la sua privazione assoluta. Nei volumi di STUDIES IN SOCIAL PSYCHOLOGY IN WORLD WAR II esiste una miniera inesauribile di dati sistemativi. Il gruppo di ricerca non solo riusc a informare i comandanti dello stato d animo delle loro truppe, ma i risultati a cui esso pervenne fornirono uno stimolo inestimabile allo sviluppo e al consolidamento delle teorie sociologiche.

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